Benjamin Lacombe | L'infanzia dei cattivi
@ Liceo Artistico ArcangeliLe classi 2I, 2M, 2N, 3B e 4C del Liceo Artistico Arcangeli incontrano l’artista Benjamin Lacombe
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A cura di Hamelin, Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni, Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna.
In collaborazione con L'ippocampo.
I cattivi... che personaggi affascinanti! Danno vita ai racconti sin dalla notte dei tempi. Deliziosamente detestabili, infestano le fiabe e aggiungono pepe alle storie... Ma per quale ragione sono tanto malvagi? Sono nati così o lo sono diventati crescendo? Cosa mai li avrà portati a comportarsi in quel modo? Nel suo nuovo album, Benjamin Lacombe illustra l’infanzia di venti celebri cattivi del nostro immaginario, da Dracula a Malefica, passando per Capitan Uncino, la Strega dell’Ovest e Baba Yaga.
L'infanzia dei cattivi. O come divennero così malefici, è scritto da Sébastien Perez e tradotto da Giulia Olga Fasoli.
L’autore: Benjamin Lacombe è un illustratore francese, nato a Parigi nel 1982. Da bambino sogna di poter lavorare con la Walt Disney e Tim Burton. Nel 2001 inizia i suoi studi artistici presso l’École Nationale Superieure des Arts Decoratifs de Paris (ENSAD) e contemporaneamente, a soli diciannove anni, firma il suo primo libro di fumetti e illustrazioni.
Ha lavorato nel mondo dell’animazione, dimostrandosi artista eclettico e in grado di misurarsi con diverse forme d'arte.
La sua predilezione per le illustrazioni ispirate al mondo delle fiabe e dei racconti per bambini e ragazzi non gli impedisce di spingersi a lavorare adattando anche classici della letteratura, come Notre Dame de Paris di Victor Hugo e Les contes macabres di E.A. Poe. Tra le sue opere più importanti vi è sicuramente C’era una volta (Rizzoli, 2015) una splendida raccolta di tavole tridimensionali ispirate ad alcune delle fiabe più famose d’Europa.
Ha esposto i suoi lavori nelle gallerie più importanti del mondo, tra le quali L’Art de rien di Parigi, Dorothy Circus di Roma, Ad hoc art di New York e Maruzen di Tokyo.
Incontro non aperto al pubblico e riservato esclusivamente alle classi coinvolte